1° PREMIO: Terra degli orsi di Alessandra Favilli
Terra degli orsi affascina per il suo stile sobrio, immediato, l’ampia scelta lessicale, la descrizione accurata dei luoghi, la caratterizzazione dei personaggi, ma anche la cura redazionale del testo che lo rende scorrevole e facilmente fruibile.
Questo romanzo denso di amore per la natura, connette ecologia e condizione femminile. L’autrice intreccia tre vicende diverse delicatamente giustapposte, rendendo corale la narrazione: Anna, a Firenze, all’inizio del Novecento in una società ancora maschilista,
combatte per l’affermazione della donna; Silvia, biologa, ai giorni nostri, sceglie di dedicarsi agli orsi in Trentino. Non ultima c‘è l’orsa Lisa, sradicata dai suoi luoghi d’origine
e trasportata sulle Alpi italiane per incrementare il ripopolamento di quei luoghi. Con la conoscenza delle abitudini e dell’habitat dell’orso bruno delle Alpi, l’autrice sapientemente narra la vita di Lisa, permettendo al lettore di identificarsi nell’istintualità, nelle sofferenze, negli smarrimenti e negli appagamenti dell’orsa.
La lettura del romanzo stimola la memoria, una memoria ancestrale, collettiva, e invita a lottare per ciò in cui si crede, di questo le protagoniste si fanno vettrici, contrastando le negatività del mondo con il loro operato.
2° PREMIO: Mai di Matteo Oliveri
L’autore si distingue per l’inventiva narrativa che parte dal ritrovamento di vittime identiche
in diverse parti del globo, dall’entroterra andaluso, alla Colombia. La stessa persona, nello stesso momento, in posti diversi. Incuriosiscono questi eventi da cui scaturisce un’indagine
di spionaggio industriale che nasce all’interno dell’Asia e prosegue tra metropoli, giungle e complotti internazionali in tre continenti e che coinvolgerà suo malgrado un agente della polizia spagnola.
La narrazione riflette la conoscenza diretta dei luoghi di cui Oliveri parla e dà l’abbrivio al messaggio dell’autore che, quasi attonito e apparentemente incapace di prendere posizione, guarda al condizionamento inevitabile dello sviluppo tecnologico e della globalizzazione.
Mai presenta uno stile essenziale, conciso, ma con accenti poetici nelle descrizioni della
natura e del mondo animale che instaurano legami metaforici con la trama principale. Lo stile e la trama ben costruita rendono Mai un romanzo che si legge tutto d’un fiato.
3° PREMIO: Jailbait-L’Esca di Lorenzo Vercellino
Jailbait in inglese letteralmente significa “esca per la prigione”, nel gergo specifico di Internet jailbait indica una ragazza non maggiorenne, ma fisicamente matura tanto da essere scambiata per adulta.
Il romanzo, il cui tema è introdotto già nel titolo, tratta un argomento attuale sviluppato con ricchezza di particolari e ritmo incalzante.
Attraverso una scrittura fluida ed un’architettura narrativa dal ritmo vivace, Lorenzo Vercellino esplora zone d’ombra: chat erotiche, aberrazioni sentimentali, perversioni sessuali, la pseudo realtà vischiosa della rete, straordinariamente affascinante in particolare per le giovani generazioni, e ne mostra le caratteristiche, le tecniche e i rischi.
In questo romanzo, un poliziesco, ognuno è vittima e carnefice.
Sin dalle prime pagine il lettore viene preso nella Rete e vi rimane fino alla fine, avviluppato nelle vicende di personaggi dai caratteri nitidi. Un testo disseminato di esche e al lettore non resta che abboccare!